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Disegno Che cos'è il SERMIG |
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Foto della visita al SERMIG |
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Chi accoglie gli Emigranti |
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Relazione sulla visita al SERMIG |
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Martedì 14 ottobre 2003 siamo andati in gita
al Sermig che si trova a Torino, in piazza Borgo Dora.
Sermig è una sigla che sta per “Servizio Missionario
Giovani”.
E’ un centro che accoglie emigranti appena arrivati nel nostro
paese e senza un posto dove andare.
Ci siamo andati per saperne un po’ di più sull’emigrazione
oggi e su come vengono accolti gli emigranti.
E’ un centro di accoglienza molto vasto: 45000 mq e contiene
molti settori in cui si svolgono attività diverse.
Il Sermig è stato fondato da Ernesto Olivero; il progetto nasce
nel 1964 e, il recupero dell’ex Arsenale militare, dove ha la
sua sede adesso, è iniziato nel 1983. Molti giovani volontari
hanno lavorato per trasformare questo posto, in cui si fabbricavano
armi tipo cannoni, mitraglie e altre ancora, in un Arsenale di Pace.
Qui qualsiasi persona viene accolta e trova un posto per dormire fino
a trenta notti e paga un euro a notte ( un euro ce l’hanno tutti!
), ci sono due dormitori, uno per gli uomini e uno per le donne.
Le persone accolte vengono soprattutto dal Nord Africa ( Marocco,
Algeria, Tunisia), dai paesi dell’Est europeo e dal Sud dell’America.
Nel Sermig ci lavorano 47 persone. Tutti gli emigranti vengono aiutati
dai ragazzi, dagli adulti, da suore e preti, nella ricerca del lavoro
e dei generi di prima necessità; vengono accolti come fratelli.
Andrea, la nostra guida, ci ha mostrato dove dormivano gli extracomunitari
e ci ha spiegato tutto quello che potevano fare presso il centro.
Siamo andati a vedere una scuola per artigiani restauratori, siamo
entrati nelle sale dell’ Università del Dubbio dove si
tengono spesso delle conferenze.
Siamo andati a vedere “il maglio”, una grossissima macchina
che faceva i cannoni.
Abbiamo posto le nostre domande, scattato le fotografie e, prima di
uscire, chi voleva, ha potuto comprare le magliette della pace.
La visita al Sermig ci ha permesso di approfondire l’argomento
del nostro lavoro: l’emigrazione.
Kevin, Ayoub, Stefano, Flavio, Michael, Matteo P., Simone.
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