C’era
un’emigrazione internazionale verso la Francia
e la Svizzera che subì un arresto con lo scoppio della seconda
guerra mondiale, per riprendere a ritmi sempre più lenti
negli anni successivi.
Durante la seconda guerra mondiale si verificò un’emigrazione
verso la Jugoslavia per motivi politici e ideologici.
Nella I metà del ‘900 c’era un’immigrazione
interna. Il lavoro più diffuso era l’operaio in fabbrica
perché si immigrava dal Veneto e dal Lazio al Piemonte per
lavorare nelle industrie tessili delle nostre zone.
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